“Una famiglia per una famiglia”, parte la sperimentazione a Brescia
Anche a Brescia, come in molte altre città italiane, si avvia una sperimentazione del progetto “Una famiglia per una famiglia”, forma di affiancamento familiare promossa dal 2003 dalla Fondazione Paideia che prevede la presenza di una famiglia solidale al fianco di una famiglia in situazione di temporanea difficoltà per offrire sostegno e aiuto.
La relazione tra le due famiglie è basata sulla fiducia, sul consenso e sulla reciprocità e sono supportate da figure sia professionali sia volontarie, che le accompagnano alla firma di un “patto educativo”, dove sono indicati gli impegni di ciascuno, le attività previste nei tempi dell’affiancamento (ogni progetto di affiancamento ha durata di circa un anno). Nell’affiancamento un “sistema familiare” interagisce con un altro “sistema familiare”: non si tratta di prendersi cura di uno o più bambini, ma di condividere momenti ed esperienze con un’altra famiglia, in semplicità e in un’attitudine di ascolto, di reciprocità e di potenziamento delle risorse di ciascuno.
Attraverso questo tipo di intervento il focus si sposta dal bambino in difficoltà a tutto il suo nucleo familiare: si sostiene il genitore per sostenere il minore. Il progetto prevede, oltre a una formazione e al supporto dei professionisti dei servizi sociali, la presenza di un tutor per ogni affiancamento, cui la famiglia può far riferimento durante tutto il percorso.
“Una famiglia per una famiglia” risponde all’esigenza di intervenire in modo precoce su possibili difficoltà familiari e sui potenziali fattori di rischio e, al tempo stesso, di trovare più sostenibili modelli di intervento per la fragilità familiare, attraverso l’integrazione tra pubblico e privato.
Sul territorio, il progetto nasce dalla collaborazione tra Fondazione Paideia, Comune di Brescia Cooperativa La Vela. La fase di start up del progetto è stata finanziata nel 2016 da Fondazione Comunità Bresciana e vede il coinvolgimento attivo dell’Associazione Intessere e delle realtà territoriali che a Brescia si occupano di famiglia. La sperimentazione proseguirà per tutto il 2017.